La celiachia è un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. Il glutine è la frazione proteica alcoolsolubile di alcuni cereali, quali frumento, orzo e segale.
Secondo la Relazione al Parlamento sulla celiachia 2020 ad oggi in Italia risultano 233.147 celiaci di cui 23.633 residenti nel Lazio, seconda regione per numero di celiaci dopo la Lombardia, con 42.440 pazienti.
L’incidenza di questa intolleranza però è stimata in un soggetto ogni 150 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600 mila, ma solo circa 180 mila sono stati diagnosticati.
Ancora oggi, più di 400.000 persone ignorano di essere affette da celiachia.
Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di glutine da ogni alimento. Questo implica un forte impegno di educazione alimentare. Infatti l’assunzione di glutine, anche in piccole dosi, può causare danni. La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.
Il senza glutine non è una moda, è la terapia per la celiachia.